Ruscolo Maggiore

Nome scientifico: Ruscus hypoglossum L.
Famiglia: Liliaceae
Nome volgare italiano: Ruscolo maggiore, erba bonifica, bislingua

Descrizione
Piccolo arbusto sempreverde, con grosso rizoma strisciante che porta alcuni fusti, talora parzialmente sdraiati, gracili, striati longitudinalmente ed alti 3-6 dm. I cladodi sono oblanceolati, non pungenti e più grandi (3-4×8-9 cm) di quelli dell’affine Ruscus aculeatus. Le foglie sono ridotte a piccole squame strettamente lanceolate. I fiori, dioici e di colore bianchiccio, sono riuniti in numero di 2-5 all’ascella di una brattea verde e lanceolata, inserita al centro della faccia superiore dei cladodi. Il frutto è una bacca subsferica di colore rosso vivo.

Biologia
Geofita rizomatosa. Fiorisce in febbraio-marzo e le bacche maturano in autunno. Si propaga per seme e per via vegetativa. Numero cromosomico: 2n = 40.

Distribuzione
E’ specie eurimediterranea, diffusa dalla Spagna alla Macedonia, all’Africa settentrionale e all’Asia minore fino al Caucaso. In Italia è presente in tutte le regioni tranne la Sardegna, le Puglie, la Basilicata e la Calabria. Nelle Marche si rinviene, senza mai essere molto comune, nei piani altitudinali submediterraneo e montano, fino ai 1400-1500 m di altitudine. Nella Selva è presente con alcuni individui isolati nelle aree più fresche ed umide.

Ecologia
E’ pianta che vegeta sia su suoli calcarei che su quelli arenacei, rinvenendosi nei boschi più freschi di leccio ed in quelli di carpino nero, di castagno, di cerro e, soprattutto, di faggio, particolarmente se governati ad alto fusto.

Note
E’ specie che viene coltivata nei parchi e nei giardini per fare piccole siepi, dove talvolta si riproduce spontaneamente. E’ inclusa nell’elenco delle specie floristiche rare o in via di estinzione delle Marche, redatto ai fini dell’applicazione della Legge Regionale del 30 dicembre 1974, n. 52.