Robbia selvatica

Nome scientifico: Rubia peregrina L.
Famiglia: Rubiaceae
Nome volgare italiano: Robbia selvatica

Descrizione
Pianta perenne e rampicante, con fusto in parte legnoso, talvolta lungo oltre 3 m, ricoperto da minuti aculei (rivolti verso il basso) che rendono la pianta ruvida ed attaccaticcia al tatto. Il fusto, a 4 angoli alati e cartilaginei (1-2 mm), è molto flessibile, tenace e scandente. Le foglie (4-6), verticillate ai nodi, per lo più lanceolate ed acute, presentano una sola nervatura molto evidente; quelle più giovani sono eretto-patenti mentre le foglie adulte sono riflesse, coriacee e di colore verde-lucido. I fiori, bianchi o giallognoli, sono portati in pannocchie ascellari e terminali. I frutti (bacche), distinti a due a due, sono emisferici (4 mm) e di colore nero-lucido.

Biologia
Fanerofita lianosa. Fiorisce in primavera inoltrata. I frutti maturano in autunno e talvolta, anziché essere presenti due a due, sono solitari per aborto di un fiore.
Numero cromosomico: 2n = 44.

Distribuzione
E’ specie stenomediterranea, che vegeta lungo le coste dell’Europa meridionale ed occidentale, dell’Asia occidentale e dell’Africa settentrionale. In Italia si trova in tutte le regioni (ad eccezione della Val d’Aosta, del Piemonte e del Trentino-Alto Adige). Nelle Marche è specie comune nella fascia mediterranea e meno diffusa in quella submediterranea. Nella Selva è presente nei settori più elevati e particolarmente nel mantello.

Ecologia
E’ specie che, fatta eccezione per le condizioni climatiche calde e la presenza di piante arbustive o arboree a cui sostenersi, non presenta esigenze ecologiche particolari. Vive soprattutto nei boschi e nelle macchie a dominanza di leccio, nelle siepi e talvolta nelle boscaglie di querce caducifoglie termofile.

Note
E’ una lIanosa che assomiglia a Rubia tinctorum, specie un tempo coltivata, la quale si distingue oltre che per essere pianta erbacea, anche per le foglie caduche e percorse da tre nervature.