Polipodio

Nome scientifico: Polypodium vulgare L.
Famiglia: Polypodiaceae
Nome volgare italiano: Polipodio, felce dolce
Nome dialettale marchigiano: Felce quercina, liquirizia falsa o di monte

Descrizione
Felce perenne, normalmente alta 15-25 cm (raramente 30-40 cm). Le fronde, sempreverdi, semplici, munite di un lungo picciolo articolato sul rizoma e talvolta riunite in 2-3, hanno forma lanceolato-oblunga e sono leggermente coriacee. La lamina è profondamente incisa (10 o più divisioni) da insenature che, però, non raggiungono mai la nervatura mediana (pennatopartita). I segmenti fogliari (o pinne), interi o con una dentatura più o meno manifesta, portano nella parte inferiore i sori disposti su due linee parallele. Il rizoma, carnoso, strisciante, molto lungo, ricoperto da squame membranose e scure, porta numerose e sottili radici.

Biologia
Emicriptofita rosulata, con foglie che sono emesse dalla primavera fino all’inizio dell’estate. I sori, rotondi e privi di indugio, sono inizialmente di colore giallo-oro e alla maturità arancio-ferruginoso. Si propaga per mezzo delle spore e per via vegetativa. Numero cromosomico: 2n = 74, 148.

Distribuzione
E’ specie circumboreale, cioè distribuita in tutte le zone temperate e fredde dell’Eurasia e del Nord America, oltre che in limitate aree del Nord Africa. In Italia si trova soprattutto nei boschi, dai 200-300 ai 2000 m di altitudine, dalle Alpi all’Appennino centrale. Nella Selva è poco diffusa.

Ecologia
E’ pianta che vegeta, spesso come epifita, alla base degli alberi più vecchi, in luoghi ombrosi ed umidi. Si rinviene nei boschi di carpino nero, di castagno, di cerro, di faggio ed in quelli più mesofili di leccio; inoltre è presente anche in prossimità degli affioramenti o delle rupi stratificate calcaree o silicee e perfino tra le pietre dei muretti poco soleggiati, che delimitano le mulattiere e le vecchie strade di montagna.

Note
Tra le felci spontanee è una delle più conosciute. E’ pianta officinale per il rizoma che, raccolto in estate, ha proprietà terapeutiche (colagogo, leggero lassativo, vermifugo, ecc.) note nella medicina popolare da quasi 2000 anni. Il rizoma fresco ha un sapore dolce e gradevole che, con la masticazione, diventa amarognolo come quello della liquirizia pura.