Campanula Selvatica

Nome scientifico: Campanula trachelium L.
Famiglia: Campanulaceae
Sinonimo: Campanula urticifolia F.W. Schmidt.
Nome volgare italiano: Campanula selvatica, imbutini

Descrizione
Pianta erbacea perenne, peloso-ispida per la presenza di peli patenti, alta 3-10 dm e con radici rizomatose. Il fusto è eretto, angoloso e talvolta arrossato. Le foglie basali sono lungamente picciolate, con lamina cuoriforme e triangolare-acuta; quelle cauline, quasi sessili, lanceolato-acuminate ed ispide, hanno il margine grossolonamente dentato. L’infiorescenza è un racemo che può essere semplice o ramoso; il fiore, brevemente peduncolato, azzurro-violaceo e piuttosto grande (2,5-4 cm), è provvisto di lobi triangolari e ciliati. Il calice, ciliato o ispido, è costituito da un tubo di circa 4 mm e da denti triangolari di 7-8 mm. Il frutto è una capsula.

Biologia
Emicriptofita scaposa, fiorisce da luglio a ottobre. I fiori sono ermafroditi e attinomorfi. L’impollinazione è entomofila e la propagazione avviene per seme. Numero cromosomico: 2n=34.

Distribuzione
E’ specie diffusa in Europa, nei paesi della fascia tropicale africana ed in Asia nord-occidentale. E’ presente in tutto il territorio italiano, tranne che in Sardegna. Nelle Marche si rinviene dal piano vegetazionale mediterraneo, anche se poco frequentemente, a quello montano (1500 m ed oltre), dove diventa molto comune. Nella Selva è sporadica all’interno del bosco mentre è più frequente al suo margine.

Ecologia
E’ pianta prevalentemente mesofila; si rinviene in particolare nei boschi cedui submediterranei di carpino nero e di roverella, nonchè in cespuglieti e siepi.

Note
E’ specie molto variabile per ciò che riguarda la pelosità, in particolare del calice; infatti si possono trovare anche individui con calice perfettamente glabro. Inoltre, non sono rari esemplari con fiori completamente bianchi. La campanula selvatica rientra nell’elenco delle specie floristiche rare o in via di estinzione delle Marche, redatto ai fini dell’applicazione della Legge Regionale del 30 dicembre 1974, n.52.